Norcia è stata la prima città che ho visitato durante il mio weekend in Umbria e mi ha letteralmente trafitto. Viaggiare non significa solamente apprezzare le cose belle, ma spesso bisogna prendere coscienza delle cose più spiacevoli, di quelle che non avresti mai pensato di vedere con i tuoi occhi e di sentire con le tue orecchie. Norcia post terremoto è stata così per me: un viaggio dentro me stessa e nel cuore di quelle persone che da ormai 4 anni vivono in condizioni disdicevoli a seguito di quella serie di terremoti che hanno quasi raso al suolo la città.
Ora mi chiedo: perché queste povere persone sono state lasciate in queste condizioni per tutti questi anni? Perché non sono state aiutate? Perché i lavori di ricostruzione tardano sempre ad iniziare?
Esistono esseri umani meno importanti di altri?!
Credo che ciascun essere umano meriti di riavere la propria vita, la propria casa, il proprio negozio e il proprio posto di lavoro…
Spero che questo articolo possa arrivare a qualcuno lassù perché ciò che documenterò oggi non sono le bellezze di Norcia e ciò che c’è da vedere in città. Ciò di cui parlerò oggi sono le condizioni in cui versano ancora oggi i Nursini!
Norcia: com’è cambiata la città da quel triste 2016
Solo di fronte ad una realtà come questa, mi rendo conto davvero che a volte mi lamento per niente.
A queste persone è mancato tutto: nel giro di pochi attimi, si sono sentite sgretolare tra le mani le proprie certezze e le proprie vite.
Molti di essi si sono ritrovati senza una casa, senza il proprio lavoro – perché magari il loro negozio è stato distrutto – e hanno perso alcuni cari.
Si sono sentiti togliere la propria dignità a causa della mancanza di aiuti e del ritardo nell’inizio dei lavori di ricostruzione della città.
Si sono sentiti abbandonati a loro stessi, a sopportare i freddi inverni nei container nei quali molti di essi vivono da quasi 4 anni e il troppo caldo che si percepisce invece in estate.
Ora, di fronte a tutto questo, voi avreste ancora il coraggio di lamentarvi delle sciocchezze?
Io mi sono sentita così piccola e solo a pensarci nuovamente mi si stringe il cuore…
Norcia prima del terremoto: un pizzico di storia
Norcia è un comune in provincia di Perugia ed è quello più orientale della regione Umbria. La cittadina è posta a circa 100 km dal capoluogo umbro e a circa 600 metri s.l.m.
Antica città dei Sabini, Norcia fu conquistata dai Romani e diventò fin da subito un importante municipio. A partire dal Quattrocento venne controllato dalla Chiesa, che però gli concesse una grande autonomia. Attorno al ‘480 poi vi nacque San Benedetto.
Più volte distrutta nei secoli da numerosi terremoti, Norcia conserva un grande patrimonio storico e artistico legato alla vita del fondatore dell’ordine benedettino.
Norcia post terremoto
Ecco alcune immagini del centro storico di Norcia dopo 4 anni da quella serie di terremoti distruttivi.
Mi sono fermata a parlare con alcune persone per capire come mai la situazione fosse ancora così, ma in realtà basta osservare lo sguardo di questa gente per comprenderne il disagio.
Una signora con aria speranzosa mi ha raccontato che a breve i lavori di ricostruzione dovrebbero ripartire, che anche il Covid non ci voleva, perché ha rallentato di nuovo tutto.
Un’altra signora, affranta da tutta questa situazione, mi ha raccontato che sono stati lasciati a loro stessi, che la ricostruzione continua a tardare da anni e la sfiducia è davvero tanta.
Ho percepito però la voglia di queste persone di riprendersi la propria vita, ma hanno bisogno di una mano, non possono farcela da soli.
Cosa fare per poter aiutare?
Aiutiamoli a far ripartire il turismo e l’economia, semplice no?
Se vi trovate da queste parti in Umbria, anche solo per un weekend, passate a Norcia e acquistate dei prodotti, consumate i vostri pasti nelle norcinerie, fate acquisti nei loro negozi.
Quale miglior modo per aiutare, se non che acquistare i loro prodotti?
Questa zona è nota per diversi lavori artigianali e per il buon cibo, quali salumi, formaggi e il famoso Prosciutto Crudo di Norcia.
I Nursini a cui è stato distrutto il proprio negozio si sono organizzati all’esterno delle mura delle città con dei “negozi temporanei” che sono sostanzialmente delle casette in legno, nelle quali proseguono con le loro attività di venditori.
Essi sono così grati per quei turisti di passaggio che si fermano ad acquistare i loro prodotti: non c’è miglior modo di questo per poterli aiutare a sollevarsi da questa situazione.
Fermatevi qui e date una mano a queste persone che vi accoglieranno con il sorriso sulle labbra e la tipica simpatia e giovialità umbra.
Durante il mio weekend in Umbria, ho deciso di acquistare tutti i prodotti da portare a casa proprio a Norcia e non potrei che esserne più felice e fiera!
Spero nel mio piccolo di aver aiutato…
Selena Castoldi
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