Non sono solita scrivere articoli di pancia. Se già mi conoscete, sapete che solitamente scrivo articoli di stampo informativo per dispensare suggerimenti utili e consigli sulla base delle mie esperienze di viaggio e delle competenze acquisite come Travel Designer. Ma con Ubud non ce la faccio proprio ad essere così imparziale. Ubud è stata il mio tuffo al cuore al mio arrivo a Bali. Ubud è un vero e proprio stato d’animo più che una semplice località.
Se cercate informazioni pratiche, questo non è l’articolo giusto per voi, passate oltre. Se invece volete anche solo minimamente comprendere cosa si prova a Ubud e perché può essere così struggente, continuate a leggere..
Dove ritrovare sé stessi a Bali: Ubud
Spesso mi capita di soffermarmi a ricordare il mio viaggio a Bali, il viaggio più intenso ed emozionante che ho fatto fino ad ora. Ricordo ciascun attimo trascorso, anche se sono passati oramai 3 anni e mezzo da quell’Agosto 2017. E ancora più spesso mi soffermo a ricordare Ubud e le emozioni provate proprio lì, dove ho lasciato il mio cuore.
So che può sembrare banale, ma io credo di aver lasciato davvero una parte del mio cuore a Ubud e ogni tanto ho la sensazione di immaginare me stessa ancora lì. Sento il profumo dell’aria che mi circonda, osservo i colori vividi della natura rigogliosa, rivedo le scimmie che mi saltellano addosso per cercare di afferrare qualcosa, percepisco la pioggerella che quasi tutte le sere rinfresca l’aria e rende così verde Ubud.
Non so se sogno o se son desta, ma vedo tutto ciò con i miei occhi..
Ripenso poi al mio caro amico Made, l’autista che mi ha accompagnato durante il mio soggiorno a Bali e che ha reso il mio viaggio così speciale.
Ricordo ancora il primo giorno in cui è venuto a prendermi in hotel a Ubud; io avevo organizzato le mie giornate con suo fratello, ma quella mattina mi ha chiamato per dirmi che non si sentiva bene e io ero già sconvolta perché avevo pianificato tutto da mesi. Ma con assoluta tranquillità, mi ha comunicato che mi avrebbe mandato suo fratello Made a prendermi e che mi avrebbe accompagnato lui durante il mio soggiorno. E così quando è arrivato, sono salita in macchina con aria quasi diffidente. Perché sì, io non mi fido molto e ho sempre paura che la fregatura sia dietro l’angolo. Made invece, è stato uno dei regali più belli che Bali mi ha donato, un amico che ho il piacere di sentire spesso e che non vedo l’ora di tornare a trovare.
3 giorni lunghi una vita
Magari penserete che sono matta, ma non è importante ora. Il mio soggiorno a Ubud è durato solo 3 giorni, ma per me sono stati una vita. Una vita lunga solo 3 giorni? Sì, per me quei 3 giorni sono stati preziosi perché ho scoperto una nuova me, anzi forse la vera me.
In quei 3 giorni ho scoperto un ritmo più lento e meno frenetico. Ricordo intensamente quando di sera, prima di andare a letto, trascorrevo almeno un paio d’ore nella piscina privata del Gajah Biru Bungalows, grazioso hotel in cui ho soggiornato, e dopo aver fatto il bagno mi assopivo nel salottino esterno, proprio di fronte alla piscina, mentre la pioggerella scendeva silenziosa e io mi godevo la pace che mi attorniava avvolta dai cuscini e dal mio telo mare umido.
3 giorni che mi hanno fatto riscoprire il valore dell’amicizia e dei legami veri. Ricordo ancora una cena condivisa allo stesso tavolo con degli estranei ed è stata una delle serate più belle e intense della mia vita. Il mio legame con Made poi e con tutte quelle splendide persone con le quali ho condiviso un briciolo di questa esperienza.
3 giorni di abbracci, sorrisi, carezze e affetto, che ora sembrano così impossibili. Erano i tempi in cui ci si poteva toccare, i tempi in cui si poteva scattare una fotografia gli uni vicino agli altri senza mascherina o senza aver paura di poter essere contagiati. Erano bei tempi, quelli prima del Covid19.
3 giorni che mi hanno fatto innamorare ancora di più dell’Asia e che mi hanno fatto comprendere, ancora una volta, che i viaggi in Oriente sono al centro della mia vita e che non c’è nulla che io desideri di più.
Alcuni vi diranno che Ubud è ormai turistica, ma..
Spesso ho sentito dire che Ubud ormai è troppo turistica e non si percepisce più quell’aria di una volta, ma… evidentemente chi lo dice non l’ha vissuta davvero.
Non vi nascondo che arrivata a Ubud, sulla via del centro, sono rimasta sconvolta dal brulicare di gente e dal traffico causato da centinaia di motorini passare.
Ma basta guardare oltre il proprio naso. Spostandovi di qualche centinaio di metri dal centro, vi troverete tra splendide risaie e foreste, immersi nei vostri pensieri, senza sentir volare una mosca.
Ubud è così e non c’è niente che valga più la pena a Bali. Non potete pensare di compiere un viaggio a Bali, senza aver soggiornato proprio a Ubud. Ora capite perché viene proprio considerata il cuore di Bali? Non c’è nulla di più vero, ve lo posso garantire e sapete che io dico sempre la verità.
Spero di essere riuscita a trasmettervi le mie emozioni e di avervi dato ispirazione.
Per tutte le informazioni dettagliate su Bali e Ubud, vi lascio i seguenti articoli da leggere: Cosa vedere a Bali in 3 giorni? Il mio viaggio, Come spostarsi a Bali? Il miglior autista privato, 5 hotel romantici a Ubud con piscina a sfioro e Dove dormire a Ubud? Al Gajah Biru Bungalows.
4 Comments
Bru
6 Ottobre 2021 at 07:40Come potevo non leggere un’articolo che parla della mia isola, Hai detto bene, Ubud non è un luogo ma uno stato d’animo, e che importa se é turistica , Bali svela la sua magia leggendaria solo a chi la vuole vedere .
Bravissima
Selena Castoldi
6 Ottobre 2021 at 09:49Ho amato follemente Bali e Ubud in particolare, mi è rimasta nel cuore e da lì non si muove più! Non vedo l’ora di tornare per poter percepire quella pace dei sensi, che mai come allora, sono riuscita a percepire altrove <3
Manu
13 Giugno 2022 at 23:56Son capitata perché, presa dalla nostalgia, volevo rivedere, seppur solo in foto, L’Isola che più mi ha segnata.
Concordo, aggiungo solo che solo chi non è “turista” scopre i sapori veri dei luoghi che visita. Torneremo, magari ci incontreremo proprio a Ubud ❤️
Selena Castoldi
14 Giugno 2022 at 08:34Cara Manuela,
Ti ringrazio per le tue parole. Anche a me ha “segnato” quest’isola e sento di dover tornare al più presto.
Speriamo di riuscirci e di vederci proprio là.
Un abbraccio <3
Selena